mercoledì 16 maggio 2012

DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE

DISPENSA


I microrganismi sono tutti quegli esseri viventi troppo piccoli perché siano visti a occhio nudo, si dividono in patogeni e non, secondo la loro capacità di poter causare malattia o meno.
Il contagio, ovvero la trasmissione della malattia infettiva, può avvenire per contatto o per la vicinanza col malato, a seconda dello sviluppo della malattia stessa. Inoltre la TRASMISSIONE può essere:
·         Diretta, se c’è un rapporto di continuità tra il malato ed il portatore sano.
·         Indiretta, quando il parassita soggiorna nell’ambiente esterno prima di penetrare nell’organismo sano.
·         Semidiretta, quando c’è il contagio intermediato, con una trasmissione nelle vicinanze del malato
I microrganismi (o microbi, o germi) sono detti parassiti per la loro capacità di svilupparsi all’interno di una cellula ospite, o saprofiti quando soggiornano e sviluppano in un ambiente.
L’infezione potrà essere:
·         Abortiva, quando c’è la penetrazione in una cellula, ma non avviene la moltiplicazione.
·         Inapparente, se avviene la moltiplicazione all’interno della cellula ospite, ma non c’è la sintomatologia evidente.
·         Malattia, quando ci sono sia moltiplicazione sia l’evidenza dei sintomi.
Da queste definizioni, possiamo distinguere quindi INFETTIVITA’, cioè la capacità del patogeno di penetrar, moltiplicarsi e causare infezioni, dalla PATOGENICITA’, cioè quando l’infezione diventa malattia. Inoltre la patogenicità sarà invasiva se interessa tutto l’organismo e/o parleremo di TOSSIGENICITA’ se provoca danni producendo tossine.

Per difesa, l’uomo attua delle tecniche di prevenzione, ovvero dei provvedimenti che ritiene più adeguati ad impedire che si manifesti qualcosa di dannoso o pericoloso; possiamo distinguerli in tecniche di prevenzione:
·         PRIMARIA, quando è applicata sui fattori di rischio.
·         SECONDARIA, se vi sono una diagnosi precoce e un immediato intervento terapeutico.
·         TERZIARIA, quando avviene una prevenzione delle complicanze per mantenere la condizione accettabile.
Nei vari metodi di disinfezione/sterilizzazione, il numero di cellule che muoiono aumenta col tempo di esposizione col mezzo stesso; la proporzione è diretta, quindi più aumenta il tempo, più sarà l’efficacia di distruzione: il numero di cellule morte in una frazione  di tempo è proporzionale alle cellule presenti in quel momento ed è indipendente dal numero iniziale. Per questo è possibile definire il TEMPO DI INATTIVAZIONE TERMICA come il tempo necessario per uccidere tutte le cellule di una popolazione a una data temperatura (dipende dalle dimensioni della popolazione stessa).
Con il termine profilassi si intendono tutti quei procedimenti che servono per prevenire uno stato di malattia; possiamo distinguere una prevenzione:
·         INDIRETTA, per tutti quei gesti o azioni che vengono compiuti abitualmente per mantenere lo stato di salute (es. igiene personale).
·         DIRETTA, attuata ogni volta c’è un’ipotesi di uno stato infettivo o di malattia, tra cui
o   Disinfezione, per eliminare tutti i germi patogeni
o   Sterilizzazione, per eliminare tutti i germi patogeni e non
o   Disinfestazione, che agisce contro specie animali o acari
o   Immunoprofilassi, che agisce sull’immunità dell’essere umano in diversi modi:

1.       Vaccinoprofilassi:  tramite la somministrazione di antigeni
2.       Sieroprofilassi: somministrazione di anticorpi
3.       Chemioprofilassi: uso di farmaci sia come tecnica primaria, nell’ipotesi di un’infezione, sia come prevenzione secondaria quando un soggetto è sicuramente infetto.
BATTERI
Questi microbi si possono distinguere, a seconda della loro forma, in
·         Cocchi, a forma sferica o ovale
·         Streptococchi, se i cocchi si uniscono a formare una catena
·         Stafilococchi, quando i cocchi si uniscono come a formare un grappolo
·         Bacilli, di firma allungata o cilindrica
·         Spirilli, con una forma a spirale.
Alla loro parete cellulare si possono attaccare delle strutture accessorie, presenti entrambe  o talvolta singolarmente che servono alla cellula per potersi muovere; esse sono
·         CIGLIA: corte e numerose
·         FLAGELLI: lunghi ma pochi
La maggior parte dei batteri è asessuata e si riproduce tramite un meccanismo detto di SCISSIONE BINARIA: ogni batterio replica i suoi costituenti, forma una nuova parete cellulare e si divide in due nuove cellule. Ognuna di queste si divide in due nuove cellule e così via. In condizioni favorevoli, quasi tutti i batteri si riproducono molto rapidamente (da 20minuti a 20 ore). I batteri per crescere e riprodursi possono aver bisogno di sostanze organiche (eterotrofi) o inorganiche (autotrofi).
Alcuni microbi detti sporigeni, possono dare creare una forma vitale più resistente che prende il nome di SPORA:  mantiene i costituenti della cellula vegetativa dalla quale si origina ma crea delle protezioni all’esterno che la rendono meno aggredibile. Inoltre la spora può vivere in uno stato di quiescenza, anche per anni: la cellula è viva, ma non manifesta un’attività metabolica, che riprende solo nel momento in cui le condizioni esterne tornano favorevoli.
A seconda delle temperature in cui i microbi possono sopravvivere, possono essere suddivisi in:
·         PSICROFILI, 0-20°C
·         MESOFILI, 25-40°c
·         TERMOFILI, oltre 50°C
VIRUS
Sono i microrganismi più piccoli conosciuti e non possono esser visti con un microscopio convenzionale, ma solo tramite quello elettronico. Sono parassiti obbligati, perché vivono e possono riprodursi solo dopo essere penetrati in una cellula ospite e sono quasi tutti patogeni per l’essere umano.
Le componenti essenziali di un virione (singola particella virale) sono una molecola di DNA o di RNA (mai entrambe), racchiuse da un involucro proteico (capside). Il virione possiede inoltre i recettori che gli permettono di legarsi ad una cellula ospite; se a una cellula mancano i recettori, vuol dire che è resistente all’infezione da parte di quel virus. Una volta che il virus si è legato alla cellula ospite, esso penetra nella cellula, dove rilascia l’acido nucleico. Il virus si replica all’interno della cellula finchè si formano virioni completi che vengono rilasciati.
MICETI
Appartengono a questa categoria quelli che più comunemente sono detti funghi. In natura esistono circa 100.000 specie diverse, ma solo alcuni sono causa di infezioni per l’essere umano; infatti esistono funghi mangerecci, che l’uomo può usare come fonte di nutrimento. Tutti i miceto hanno in comune la caratteristica di proliferare in ambienti caldo-umidi e ricchi di zuccheri.
Appartengono a questa categoria anche le MUFFE, caratterizzate da un lungo filamento con diametro di pochi micrometri (ifa) ma che si possono legare l’una all’altra a formare un micelio, tanto grande da poter esser visto ad occhio nudo. Ad eccezione delle altre forme micotiche, le muffe proliferano anche a temperature più basse (di frigorifero).
Anche i lieviti sono dei miceti e hanno la caratteristica di potersi riprodurre sia sessualmente, sia per via asessuata. La via sessuata avviene da due cellule di lieviti che si fondono in un’unica cellula (asco) dove si formano da una a otto spore distinte. L’asco poi si rompe, libera le singole spore ed ognuna germinerà formando una nuova cellula di lievito. Quella asessuata  usa un meccanismo di gemmazione: dalla cellula madre fuoriescono gemme che continuano ad allargarsi fino a che raggiungono le dimensioni della cellula madre. Quando la gemma aumenta di volume, è espulsa gradualmente per approfondimento della parete cellulare che si interpone tra le gemme e la cellula madre fino alla completa separazione.
Per l’essere umano i miceti possono essere responsabili di malattie della pelle (es. tigna) o delle unghie (onicomicosi).
PROTOZOI
La maggior parte di questi germi è costituita da organismi acquatici che vivono in piccole o grandi distese d’acqua. Possono essere ubiquitari, cioè trovarsi in più luoghi nello stesso momento e nell’uomo possono provocare malattie (es. malaria).
I protozoi possono incistarsi, ovvero formare intorno alla propria cellula un rivestimento esterno di un certo spessore che gli permette di sopravvivere in mancanza di sostanze nutritive e di acqua e di proteggersi dall’esterno.



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